All’interno del nostro laboratorio si effettuano indagini molecolari sui reperti osteologi di interesse archeologico. L’estrazione e lo studio del DNA antico, quando fattibile, permette di indagare diversi aspetti tra cui il sesso nei soggetti infantili o sub-adulti, di chiarire un sospetto di patologia ipotizzato da una prima osservazione macroscopica, di determinare eventuali relazioni di parentela tra i soggetti rinvenuti Procedure e Tecniche utilizzate:
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Recupero/prelievo del campione e conservazione del reperto
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Pretrattamento dei campioni (preparazione della polvere)
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Estrazione del DNA mediante protocolli ottimizzati (mtDNA e nDNA)
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Metodi post-estrazione per verificare l’ autenticità del DNA antico estratto
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Amplificazione del DNA e relativa scelta dei primers (PCR)
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Visualizzazione del risultato (Gel elettroforesi agarosio)
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Conservazione degli ampliconi e creazione di un archivio biologico.
Gli studi sul DNA antico, oltre ad essere delle ricerche affascinanti per i genetisti come per gli storici, hanno anche importanti ricadute di tipo applicativo. L’esperienza e le competenze sviluppate in condizione genetiche “estreme”, infatti, permettono di applicare le metodiche sviluppate per i reperti antichi ad altri settori in cui ci si trova costretti a lavorare con DNA danneggiato. Un esempio è rappresentato dalla genetica forense, dove è spesso necessario analizzare reperti che non sono in perfetto stato di conservazione o matrici complesse.